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Legge di Bilancio 2023 e Pedagogisti

Legge di Bilancio 2023 – Le principali novità per i professionisti

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2022 la Legge n. 197/2022 (cd. “Legge di Bilancio 2023) che introduce diverse misure per i professionisti. Riportiamo a seguire una sintesi delle novità di potenziale interesse per la categoria professionale. 

Modifiche alla disciplina del regime forfetario

Il limite di ricavi o di compensi per accedere e permanere nel regime forfetario per le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni viene innalzato da 65 mila a 85 mila euro. La Legge Introduce anche una disposizione per contrastare possibili effetti distorsivi: se si superano i 100 mila euro di ricavi o compensi, la fuoriuscita dal regime è immediata e l’IVA, se applicabile alla prestazione, è dovuta a partire dalle operazioni che portano allo sforamento di quel tetto.

Tassa piatta incrementale per persone fisiche partite Iva

La Legge di Bilancio introduce, per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che non sono nel regime forfetario un meccanismo di tassazione alternativo, più vantaggioso dell’Irpef ordinaria, in base al quale è possibile assoggettare a un’imposta sostitutiva del 15%, fino a un massimo di 40 mila euro, la differenza tra il reddito di impresa o di lavoro autonomo conseguito nel 2023 e il maggiore dichiarato nei tre anni precedenti, ridotta di un importo pari al 5% di tale ultimo ammontare. La misura agevolativa, prevista per il solo anno 2023, non ha effetti sugli acconti Irpef e relative addizionali dovuti per il 2024, che andranno determinati assumendo, quale imposta del periodo precedente, quella che sarebbe emersa in assenza della tassazione sostitutiva.

Nuovo limite all’utilizzo del contante

A decorrere dal 1° gennaio 2023 il limite per i pagamenti in denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, sia persone fisiche sia persone giuridiche passa da € 1.999,99 a € 4.999,99.  A partire da 5.000,00 euro, quindi, scatta il divieto di utilizzo di denaro contante e, in caso di infrazione, sono sanzionabili sia chi paga sia chi riceve denaro.

Costi delle transazioni elettroniche

Le Legge di Bilancio 2023 adotta misure per ridurre i costi delle transazioni elettroniche: le associazioni di categoria degli operatori tenuti ad accettare i pagamenti con POS e quelle dei prestatori dei servizi di pagamento dovranno regolamentare i rapporti per garantire oneri proporzionati al valore delle transazioni. Si attende l’istituzione di un tavolo permanente fra le categorie interessate per abbassare i costi delle operazioni fino a 30 euro a carico degli esercenti attività di impresa, arti o professioni con ricavi/compensi entro i 400mila euro.


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