(ANSA) – ROMA, 06 SET – La riforma della Maturita’ che ”guarda alla crescita degli studenti e alla qualita’ del sistema scolastico ed il riconoscimento dei pedagogisti attraverso l’istituzione dell’Ordine, la cui operativita’ rischia, di fatto, di essere bloccata, sono segnali importanti per una scuola che educa davvero”. Lo ha detto Maria Angela Grassi, presidente dell’Associazione nazionale pedagogisti italiani(Anpe) che sottolinea come la proroga sino al 31 marzo 2026 delle domande di iscrizione agli albi, decisa dal governo, significherebbe quantomeno ritardare l’apporto di competenza e di merito, dei pedagogisti e dei sociopedagogisti, al processo di riforma avviato”.
“Sebbene la riforma dell’esame di Maturità – afferma Grassi – non preveda attualmente un coinvolgimento diretto dei pedagogisti nel processo valutativo, il loro ruolo può rappresentare un valore aggiunto nell’accompagnare il percorso formativo degli studenti, in un’ottica integrata e interdisciplinare. La prevista formazione dei commissari d’esame e il consolidamento della figura del pedagogista, attraverso un riconoscimento formale e regolamentato- continua Grassi – sono elementi chiave per costruire un sistema educativo più equo, autentico e orientato alla qualità”.
Per evitare che il decreto di proroga del governo provochi quello che la presidente dell’Anpe definisce un ”blocco di fatto” dell’Ordine, viene proposto di mantenere il termine del 31 marzo 2025 per le domande valide ai fini elettorali e l’avvio delle elezioni e dell’Ordine, nonche’ di consentire l’iscrizione fino al 31 marzo 2026 per chi maturerà i requisiti successivamente. (ANSA).
